GWEN STEFANI X URBAN DECAY EYESHADOW PALETTE: REVIEW & SWATCHES

Blonde, Bathwater, Skimp, Steady, Punk

• Blonde ? un color avorio che tende verso il rosa con frost tono su tono, perfetto sia su tutta la palpebra che per creare punti luce nell?angolo interno o sotto l?arcata sopraccigliare. Il nome rappresenta la quintessenza di Gwen, una delle bionde pi? iconiche della musica.

• Bathwater – che prende il nome da una canzone dei No Doubt – ? un giallo chiarissimo molto con un sheen luminoso. Quando viene applicato risulta pi? beige che giallo, ma conserva comunque una componente molto calda e particolare.

• Skimp ? un pesca chiaro con un finish satin. Questo colore fa parte della collezione permanente di Urban Decay, ed ? stato scelto da Gwen per completare la sua palette.

• Steady ? probabilmente il mio preferito dell?intera palette, a met? tra il rose gold ed il bronzo con un particolare finish metallico che tende quasi verso l?oro. Lo adoro applicato su tutta la palpebra, soprattutto bagnato perch? si intensifica notevolmente. Il nome fa riferimento all?album dei No Doubt ?Rock Steady?.

• Punk ? un borgogna molto scuro a base nera. Lo trovo splendido per uno smoky eyes alternativo, soprattutto se avete gli occhi verdi perch? ne tirer? fuori ancora di pi? il colore. Il nome fa riferimento al genere musicale con cui Gwen ha iniziato la sua carriera. 

Baby, Anaheim, Stark, Zone, Serious

• Baby ? un rosa antico satinato molto sofisticato e discreto, e richiama le Harajuku Girls i cui nomi sono appunto Love, Angel, Music e Baby.

• Anaheim ? dedicato alla citt? natale dell?artista – ? un classico color tortora, perfetto come colore di transizione nelle sfumature. Come tutti gli altri matte, ? molto scrivente, morbido e burroso, e si sfuma in maniera facile e veloce.

• Stark ? un neutro pescato molto chiaro, sulla mia pelle si nota appena. Lo considererei un colore di base da applicare su tutta la palpebra, oppure da sfumare nella piega dell?occhio insieme a qualche altra tonalit? per riscaldare leggermente l?incarnato e o da solo per un look estremamente nudo. Anche questo colore fa parte del range permanente di UD.

• Zone ? un marrone medio opaco, che crea una bella definizione applicato nella piega dell?occhio.

• Serious ? un grigio fumo di Londra, un?alternativa interessante al classico nero soprattutto per creare look fum?. Le sue particelle perlescenti sono quasi invisibili quando viene applicato, ma regalano comunque tridimensionalit? allo sguardo. ?Serious? ? anche il titolo di una canzone da solista di Gwen Stefani. 

Pop, Harajuku, Danger, 1987, Blackout

• Pop ? un colore unico, un pesca chiarissimo ed estremamente shimmer con microglitter, stupendo da applicare sia asciutto che bagnato su tutta la palpebra (soprattutto se avete occhi piccoli e/infossati), ma anche per creare particolari punti luce. Vista la sua particolare texture che lo rende particolarmente disomogeneo, vi consiglio di non sfumarlo mai ma di applicarlo tamponando nolo sulla palpebra affinch? conservi tutte le sue propriet?.

• Harajuku ? un rosa medio freddo con sottotono blu. Non ? particolarmente scrivente rispetto agli altri, ed ha piccoli riflessi shimmer su una base satinata. Mi ricorda un po? un ombretto limited edition di Too Faced che si chiamava ?Jingle all the way?, ma Harajuku ? pi? intenso e fucsia e lo trovo meno banale. Il nome ? quello di un quartiere molto modaiolo di Tokyo che ha ispirato Gwen nella stesura del suo album “L.A.M.B.“

• Non amo i blu, ma Danger ? davvero spettacolare! Si tratta si un blu royale intenso su base nera, con dei rfilessi davvero spaziali: gi? asciutto risulta brillante e saturo, bagnato ? qualcosa di incredibile! Il mio unico consiglio ? quello di applicarlo con un primer sotto, perch? ho notato che tende a macchiare leggermente la pelle.

• 1987 ? un altro colore unico nel suo genere, io lo descriverei come un oro con un sottotono lime. Non credo ci sia niente del genere sul mercato, ed anche se ? una tonalit? che non penso che utilizzer? spesso lo trovo molto carino se amate trucchi particolati (io lo utilizzerei anche come punto luce, o sulla rima cigliare inferiore). 1987 ? la data di nascita dei No Doubt ? ed anche la mia a dirla tutta 🙂

• Blackout ? la terza cialda a far parte della linea preesistente di UD, il classico nero matte presente gi? in molte altre palette: un nero intenso e pigmentato perfetto per creare smokey eyes e per bordare l?occhio, altamente sfumabile e burroso, uno dei miei neri preferiti di sempre. 

Ex-Girlfriend, Firebird, 714, Rock Steady

Ecco invece gli swatch dei quattro rossetti in uscita con la palette. Diciamo che mancano quelli che pi? mi interessavano della collezione – Phonecall e Plaid – che sono un’esclusiva online sul sito www.urbandecay.it. 

• Ex-Girlfriend ? un bellissimo nude rosa antico molto sheer e con perlescenze dorata. La consistenza ed il finish lucidissimo mi ricordano quelle di un lipgloss, ma il colore ? molto bello e trovo enfatizzi bene la tonalit? naturale delle labbra. Sicuramente tra tutti ? quello che mi vedrei a portare maggiormente, visto che adoro questo tipo di nuance sia per il giorno che per la sera.

• Firebird ? sorprendentemente il mio preferito dei quattro. Dalla cialdina non gli avrei dato due lire perch? non amo molto i viola ed i magenta, ma sulle labbra si applica molto pi? chiaro di come appare e svela tutta la sua magia duochrome. Si tratta di un magenta-vinaccia cangiante con riflessi rosa shocking, un colore particolarissimo ed in una formulazione cremosa ma aderente alle labbra. Mi ha conquistata! 

• 714 rappresenta una novit? nella famiglia Urban Decay. Esso ? infatti il primo rossetto nella formulazione Mega Matte – rossetti superpigmentati ed a lunghissima tenuta. Il colore ? un bel rosso classico molto ricco ed intenso; il problema ? che questa nuova formula ? ESTREMAMENTE secca, molto difficile da applicare e disidratante. Personalmente non sono una fan dei matte, ma questo qui ? davvero antipatico da indossare, ed tutto l’opposto di quello cerco in un rossetto.

• Rock Steady ? un rosso vino dal sottotono caldo e il finish cremoso, sembra quasi un balsamo. Sulle labbra ? confortevole ed idratante, ma risulta molto scivoloso per la sua consistenza: diciamo da un eccesso all’altro, se 714 era terribilmente secco, questo sbava dappertutto e proprio per questo non mi fa impazzire (oltre al fatto che il colore non ? tra i miei preferiti).