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ESTÉE LAUDER “MODERN MUSE”: BE AN INSPIRATION!

29 Gennaio 2020
enrica scielzo estee lauder modern muse notino
ESTÉE LAUDER “MODERN MUSE:
 BE AN INSPIRATION!
Forse non ve l’ho mai datto qui sul blog, ma sono una grande esperta e appassionata di mitologia greca, in assoluto uno dei miei più grandi interessi di sempre.
Da piccola leggevo le storie dei miti come gli altri bambini leggono le favole, e a 10 anni conoscevo già l’alfabeto greco… anche se non ho mai studiato greco in vita mia! Leggevo i libri di mia sorella (che già faceva il liceo) e mi perdevo tra opere, tragedie, e la meravigliosa Odissea che, nella versione per ragazzi, è stato il primo libro che ho letto.

Nell’antica Grecia, le Muse erano le protettrici delle arti: figlie di Zeus e di Mnemosine, la Memoria, accompagnavano il dio Apollo e rappresentavano l’Arte intesa come forma divina, in quanto verità del Tutto.
C’era Tersicore “colei che danza”, protettrice del ballo e della lirica corale; Melpomene, invece, rappresentava la Tragedia, mentre la sorella Thalia era dedita all’arte della Commedia. Clio era la patrona della Storia, e Calliopedella Poesia Epica; Erato – “colei che provoca desiderio” – era la musa della poesia erotica e amorosa; Polimnia proteggeva il bel canto, la danza rituale ed il mimo; infine, Urania, “colei che è celeste”, era la musa dell’Astronomia, ed Euterpe quella della Poesia Lirica.
Tutte queste discipline formavano la sapienza fino ad allora conosciuta, e le Muse occupavano un ruolo altissimo e fondamentale all’interno dell’Olimpo, in quanto custodi dell’Arte e della conoscenza umana.
A volte mi diverto a pensare a quali sarebbero, al giorno d’oggi, le 9 Muse in versione moderna. Sicuramente ci sarebbe una Musa per la Fotografia, per la Scrittura, per il Teatro ed il Cinema, per la Scultura e per la Pittura. Personalmente, non potrei non immaginare una Musa per la Bellezza ed il Trucco, ed una dedita all’arte della Cucina. Ma, soprattutto, una musa moderna sarebbe sicuramente quella della Moda, l’arte più identificativa del nostro secolo: ispirare l’arte del vestirsi bene, del saper abbinare, del saper scegliere, del sapersi valorizzare con le forme ed i colori giusti – che è un po’ anche quello che faccio con il mio lavoro di consulente di immagine.
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Modern Muse di Estée Lauder è il profumo che ho scelto per iniziare l’anno nuovo con una fragranza che coniuga un gusto classico ad un approccio moderno, come credo sia il mio stile, che ho scelto di rappresentare con un tailleur dalle linee sartoriali in un tessuto inedito che lo ammorbidisce e gli fa da punctum: il velluto.
Questi giochi di linearità e morbidezza si ritrovano anche nel profumo, in cui la costruzione femminile e delicata di fiori maestosi come la tuberosa, il giglio, il gelsomino ed il caprifoglio è resa interessante da un fondo legnoso e muschiato, impreziosito da patchouli, vaniglia del Madagascar e ambra.
Un profumo floreale, luminoso, con un leggero sentore agrumato dato dal mandarino in testa che lo scalda il giusto e lo rende frizzantino, il gelsomino che lo arrotonda e dà spessore in un abbraccio cremoso e sensuale ma sempre raffinato, non sfacciato. Una fragranza che potrei definire neoclassica, perché è attuale pur strizzando l’occhio alla profumeria femminile canonica.
Anche il packaging segue questa scia, con una linea pulita ed essenziale che però è resa spigliata quanto basta dal fiocco poignard che decora il tappo.
Il contrasto di colori nero/cipria in combinazione con l’oro è quanto mai contemporanea ed elegante, e fa subito moda: non a caso, la testimonial scelta per questa campagna è Kendall Jenner, personaggio super fashion e sicuramente iconico che rappresenta e ispira la nostra generazione.

Lo stesso claim “Be an inspiration” è un invito che rispecchia molto la mia filosofia ed il motivo per cui ho aperto questo blog: raccontarmi nel mio Diario di una trans voleva essere un incoraggiamento a tante persone che mi scrivevano e mi chiedevano aiuto e consigli, persone che magari non avevano un punto di riferimento, che si sentivano sole e “diverse”. Volevo fargli capire che non erano soli, che non c’era niente di sbagliato nell’essere se stessi, nell’indossare un rossetto o un profumo da donna se volevano, ed ispirarle non solo con il mio stile, ma anche con la mia storia.

Ecco, forse quello che dovremmo imparare, nel 2020, in una società in cui tutti vogliono buttare già tutti, in cui ognuno è contro l’altro, è essere Muse di noi stessi. Non importa chi siamo o cosa facciamo: possiamo sempre essere un esempio positivo per noi e per gli altri!

All’inizio di questo post parlavo di arte, che ormai è una conoscenza sempre più perduta, proprio da noi che ne siamo la patria. E allora coltiviamo l’arte di ascoltare, della gentilezza, del “buono e bello” come diceva Platone, del tirarci su di morale, del farci complimenti, dell’incoraggiarci a vicenda, di esprimere la nostra stima e di gratificare gli altri, di vedere il bello in ogni cosa che c’è e farlo nostro, per ispirare e farci ispirare.
In fondo, ci sono molti modi di essere una Musa.

Enrica 
 
Photos: Giuseppe Pirozzi
Makeup: Chiara Baccarini
Gioielli: PiGioielli