
Buon compleanno bikini! Oggi il “due pezzi” compie 74 anni: il primo modello della storia, infatti, fu disegnato e realizzato dallo stilista francese Louis Reard, nel 1946.
Il costume – che riprendeva nelle forme la lingerie – era considerato talmente audace che tutte le modelle si rifiutarono di indossarlo; fu la spogliarellista Micheline Bernardini, allora ballerina diciottenne del Casinò di Parigi, ad accettare di fare da modella per Reard, che presentò al mondo la sua creazione il 5 Luglio 1946 presso la Piscine Molitor di Parigi, pochi giorni dopo i sulle armi nucleari condotti dagli Stati Uniti nell’atollo di Bikini, che ispirò il nome.
Per quasi dieci anni, il bikini fu considerato un tabù, qualcosa di proibito, di illecito e scandaloso: in molti degli Stati Uniti d’America era considerato illegale, e lo stesso Papa lo definì “peccaminoso”. A rendergli grazia, fu Brigtte Bardot che nel 1952, lo indossò nel film “Manina, la ragazza senza veli”, il cui titolo originale era proprio “The girl in the bikini”; fu solo nel 1962, però, che questo provocante modello di costume da bagno divenne popolare, grazie ad una famosissima scena del film “Licenza di uccidere” della serie Agente 007 in cui la splendida Ursula Andress esce dall’acqua indossando un bikini bianco disegnato da Tessa Prendergast.
Questo momento segnò il punto di svolta del bikini, che da “indecente” diventò “sexy”: in quell’anno, la rivista Playboy pubblicò per la prima volta un bikini sulla copertina di un giornale, per il servizio “A Toast to Bikini”. La scena di “Licenza di uccidere” ebbe un impatto talmente forte sul pubblico da entrare subito a far parte della storia del costume (e del cinema), tanto che in un altro film di James Bond – “La morte può attendere” (2002) – Halle Berry fa un tributo a quel ciak girando una scena simile, indossando un bikini disegnato dal brand Eres che ricorda quello della Andress.
Il costume a due pezzi, comodo e seducente, iniziò presto ad essere introdotto in tutti i campi, dallo sport alla danza, e indossato da pallavolliste, attrici, pin up, ballerine di samba, e fu iniziato ad essere utilizzato nei concorsi di bellezza.
Oggi il bikini si è evoluto, e ha dato via a tanti modelli “strambi” come il trikini, il monokini, il tankini, il pubikini e persino il burquini (indossato da alcune donne arabe), ma resta una pietra miliare nella storia della moda e della nostra società. Per festeggiare questo compleanno, ecco una carrellata dei “due pezzi” più belli e famosi del cinema e della moda per rivivere insieme la storia del bikini!


















Anonimo
5 Luglio 2020 a 18:17Grazie Enrica, ho scoperto un’altra cosa che non sapevo!!!! 😊