
DIARIO DI UNA TRANS
TRE MESI DI TERAPIA ORMONALE
L’altro giorno stavo leggendo un’intervista a Lea T., la modella transessuale musa di Riccardo Tisci nonché una delle donne che mi ha dato il coraggio ad intraprendere il mio percorso di transizione dopo aver guardato la sua bellissima partecipazione a Le Invasioni Barbariche. Una delle frasi nella sua intervista mi è rimasta impressa nella mente: “Mi sono ritrovata a scoprire cose da adolescente con la testa da adulto. É stata una sberla di vita meravigliosa”.
Non avrei saputo descriverlo meglio di così: diventare transessuale in effetti assomiglia molto ad un regredire all’età adolescenziale, a trovarsi a riscoprire tutto da capo – il proprio corpo, le proprie emozioni, la propria vita.
In questi primi mesi da trans mi sento in effetti un po’ una ragazzina alla scoperta del mondo: inizio a crearmi la stanzetta da femminuccia che non ho mai avuto, tutta rosa e bianca; sperimento con i trucchi e i vestiti, cercando di capire cosa mi stia meglio e cosa mi fa sentire di più a mio agio; a volte sbaglio, perché eccedo nel voler essere troppo femmina, ma credo sia normale, sto sperimentando i miei limiti, i miei spazi, cercando di capire quale sia il mio posto nel mondo.
Anche l’amore ed il sesso cambiano, si deve rifare tutto da capo, come se ogni cosa fosse la prima volta: c’è una sensibilità maggiore e diversa, le voglia di baci e carezze prescindono da uno stato fisico e si trasformano in qualcosa di più dolce ed intenso; sarà anche che sto invecchiando e adesso sento il bisogno di avere al mio fianco una persona che mi ami e mi supporti e mi difenda, un po’ perché sono stanca di dover lottare da sola, un po’ perché essere donna mi sta facendo guardare il mondo da una prospettiva diversa ed ho voglia di condividere con qualcun’altro tutte queste scoperte, tutte queste esperienze, tutti questi sogni, queste opportunità, queste speranze.
Sono passati un po’ di mesi dall’ultima volta in cui vi ho scritto queste pagine di diario, e ci tenevo innanzitutto a ringraziare le centinaia di persone che mi hanno supportata in questa iniziativa: sono davvero felice di tutto l’amore incondizionato di cui mi avete investito, di esservi stata utile a capire meglio cosa si cela dietro l’universo trans, di avervi emozionato con le mie parole. Quando ho aperto questo blog mi ero riproposta di scrivere per gli altri, ed è nel vostro entusiasmo e nel vostro affetto che riconosco i frutti di tanti sforzi, tanta fatica e tanti sacrifici. Siete il mio premio, e mi rende felice sapere che voi ci siete, e siete sempre di più.
Spero che questi miei scritti possano aiutare – nel loro piccolo – a cambiare le cose, a sconfiggere l’ignoranza e far sì che atti folli e atroci come quelli della strage di Orlando che si è consumata negli ultimi giorni non si ripetano MAI PIÙ!

Come vi ho raccontato nella prima parte di questo diario, ho cominciato la mia terapia il 4 Marzo 2016, ed essendo ora passati tre mesi da quel meraviglioso giorno pieno di paure e speranze volevo aggiornarvi un po’ sull’andamento del mio viaggio.
Dopo due mesi l’organismo sembra essersi abbastanza assestato, non sono più soggetta a stanchezza e nervosismo come prima, sto ritrovando un nuovo equilibrio psicofisico più congeniale a quella che sono ora. Il dottore dice che sto reagendo molto bene alla terapia: in soli due mesi, il testosterone è sceso da 6 ad 1 – un risultato davvero soddisfacente, considerando che devo portarlo allo zero. Anche per questo, la forza fisica è sicuramente diminuita e le eccitazioni spontanee sono sempre più rare, quasi nulle.
Dopo 40 giorni sento le mammelle che cominciano a gonfiarsi, sono diventate più dure e tonde, e questa cosa mi riempie il cuore di gioia.
Magari i jeans stretti che avevo non mi entrano più, ma mi piace essere donna, mi piacciono i miei fianchi larghi e pieni, il mio corpo burroso, le curve morbide e tenere. Il viso è più dolce e riempito, stanno spuntando delle guance più paffute e zigomi più pronunciati; le persone mi dicono che sono più bella e sto molto meglio in viso – sicuramente anche grazie all’eliminazione della barba con il laser di cui vi parlerò in un altro post.
In combinazione con l’antitestosterone, l’endocrinologo mi ha finalmente prescritto gli estrogeni, un gel transdermico da spalmare sulla pelle ogni giorno. Anche questo ormai è diventato un rituale, un gesto d’amore verso me stessa: il medicinale si assorbe in fretta, non dà noie se non un leggero prurito, per questo preferisco applicarlo la sera prima di andare a dormire. Lo spalmo sulle braccia, perché viene assorbito dai muscoli e perché mi hanno sconsigliato di metterlo sulla pancia in quanto ospita molti organi vitali ed è meglio evitare (gli ormoni sono in piccola parte cancerogeni, è mio dovere avvertirvi su questa cosa). Non posso andare a mare, perché con gli estrogeni aumenta il rischio di macchie solari: molte trans scelgono di sospendere l’assunzione di estradiolo durante il periodo estivo proprio per questo motivo, ed è per questo che anch’io – con l’approvazione del medico che mi segue – li assumerò fino alla fine di Giugno e poi interromperò la terapia per riprenderla a Settembre.
All’inizio del terzo mese comincio a sentire vampate di calore: sarà anche complice il caldo che aumenta, ma certe volte raggiungo picchi di incandescenza insopportabili; per fortuna, non succede spesso. I peli sul corpo stanno cambiando, sono più chiari, sottili e deboli, ricrescono più lentamente e la ceretta fa molto meno male rispetto a prima. Quindi almeno un lato positivo in tutta questa storia c’è 🙂
Ho sempre fame e voglia di dolci – che prima non mangiavo quasi mai; sono ingrassata ed il ventre si è rilassato, ma cercando di stare un po’ più attenta all’alimentazione per fortuna sto contenendo i danni. Le unghie, invece, si spezzano un giorno sì e l’altro pure – a me che non se ne rompeva mai una! – e sono dovuta ricorrere alla ricostruzione in gel per quanto si stavano distruggendo. Sto pensando di cominciare ad assumere integratori specifici per preservarle, ma questo lo deciderò più avanti dopo aver consultato l’endocrinologo.
Di notte piango spesso, mi commuovo con estrema facilità, sono decisamente più sensibile ma al tempo stesso mi sento anche più forte, come un grattacielo dalle finestre di fragile vetro ma dall’anima d’acciaio.
Alcuni miei parenti mi hanno fatto chiaramente capire che non vuole saperne di me e non mi supporteranno in questa scelta. É triste e doloroso anche solo a dirlo, non volevo che questo diario personale diventasse così tanto personale, ma è giusto che se ne parli perché è un’eventualità a cui si può andare incontro – a noi che abbiamo il coraggio di essere noi stesse e di perseguire la nostra felicità.
Sono amareggiata, certo, ma cerco di essere ottimista: ho tanta gente intorno a me che mi ama e mi sostiene, in primis i miei genitori e le mie sorelle, e non ho bisogno di gente negativa nella mia vita, incapace di amarmi per quella che sono. Sto cercando di trovare un equilibrio tra ciò che ero e ciò che voglio essere, e per farlo ho bisogno di serenità, di amore, di luce, di pace.
La strada è ancora lunga, ma sono sicura che il panorama varrà ogni singolo passo fatto.
Vi lascio qui il link alla prima parte di questo diario, e spero continuerete a seguirmi con lo stesso affetto di sempre anche su Facebook e Instagram.
Vi mando un bacio grande e vi auguro una splendida Estate!
Post precedente
THE PARTY'S OVER
Post successivo
Edel Jungfrau
23 Giugno 2016 a 09:41In bocca al lupo per tutto, cara. <3 Ti seguo sempre anche se commento raramente, ma sei una vera forza, fatti coraggio sempre e continua ad aggiornarci, mi fa un grande piacere leggere la tua esperienza!
Francesca
24 Giugno 2016 a 11:06Che bel post, mi piace molto seguire il tuo percorso e apprezzo tanto che ne racconti sia gli aspetti positivi che quelli inevitabilmente negativi. CI vuole tanta forza anche per esporsi cos?, ti meriti tutta la mia ammirazione.Continua cos?, sei una farfalla che lascia il bozzolo!Un abbraccio
Blanche
24 Giugno 2016 a 11:26Pazzesca, bellissima e generosa a condividere la tua storia! (Storia che ho appena letto grazie a una condivisione di Fran qui sopra 🙂 )In bocca al lupo!
Enrica Scielzo
24 Giugno 2016 a 11:34Grazie del supporto e dell'incoraggiamento Silvia, e crepi il lupo! 🙂
Ilaria
24 Giugno 2016 a 11:36Ingrassare facilmente: benvenuta nell'universo femminile… 😉
Enrica Scielzo
24 Giugno 2016 a 11:37Fran, non sai quanto le tue parole mi rendano felice. Tra l'altro, non volendo hai scelto proprio la metafora con cui ho espresso questa condizione nel mio post precedente, quella del bruco che diventer? farfalla – o almeno ci spera. Sono contenta di poter trasmettere qualcosa a chi legge, di fare chiarezza e dare informazioni utili sia a chi sta intraprendendo lo stesso percorso ma anche a tutti gli altri, perch? purtroppo delle trans e della transizione se ne parla poco e male. Ti ringrazio per aver speso due minuti per leggere e commentare, e sono felice di avere il supporto delle mie colleghe blogger in questa avventura! Un bacio grande! :*
Enrica Scielzo
24 Giugno 2016 a 11:37Ahahah! 😀
Enrica Scielzo
24 Giugno 2016 a 11:38Mille grazie cara Blanche (e grazie a Fran che ha condiviso il post). Sono felice tu sia passata! Crepi il lupo e buon weekend 🙂
Gliuppina
24 Giugno 2016 a 12:00Mi dispiace che ci sia gente che non ti supporti, il tuo coraggio e la tua forza meritano molto di meglio. Un abbraccio fortissimo, spero che il tuo viaggio sia una felice scoperta dopo l'altra.
Unknown
24 Giugno 2016 a 13:48? un viaggio meraviglioso, a leggerne mi sentivo quasi intimorita dall'intimit? che traspare, dalle emozioni uniche e personali, ma al tempo stesso sono incantata e felice che tu abbia voluto condividerlo. ? importante e arricchisce l'anima di chi si legge, la mia indubbiamente lo ?, molto pi? ricca.Ogni passo sar? un passo verso la felicit?. Chi non se ne rende conto pu? rimanere a guardare da lontano. ? in queste situazioni che si misura il vero amore.
Enrica Scielzo
26 Giugno 2016 a 22:10Grazie mille, tutti questi commenti mi riempiono il cuore di gioia! Se ti senti felice, sei indubbiamente sulla strada giusta 🙂
Misato-san
27 Giugno 2016 a 04:44la parte sulla ceretta mi ha steso perch? ? il sogno di ogni donna XDDDD(io non posso farla proprio, la mia pelle non la tollera…)questa puntata ? bella come la prima, si sente che sei convinta di quello che stai facendo, che ne avevi bisogno, che ? il tuo cuore e la tua voglia di vivere che ti spinge a raccontarci di te.Mi spiace solo per chi non vuole capire che aspirare alla felicit? ? un diritto di tutti e quindi pure tuo, ? normale che tu sia amareggiata ma non ti fermare a pensarci troppo, chi vuole la nostra infelicit? non ci merita.un bacio <3
Anonimo
17 Ottobre 2016 a 12:54Ciao Enri, innanzitutto complimenti per il tuo blog, sono una trav che da poco si mostra al pubblico e mi incuriosisce molto la tua esperienza di trattamenti ormonali e soprattutto per come la racconti.. posso chiederti come procede? i risultati dopo l'assunzione dell'antiandrogeni sembrano fenomenali, mentre dopo l'assunzione del ginaikos hai riscontrato cambiamenti notevoli? Ciao e un bacio! :)Ilary