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MUSA PARADISIACA di CRISTIAN CAVAGNA – RECENSIONE PROFUMO

5 Agosto 2021

Musa Paradisiaca è la prima fragranza firmata da Cristian Cavagna con il suo nome. Questo pregiato extrait farà parte di una collezione di 7 profumi denominato “La tuberosa secondo me”, in cui Cavagna declina in 7 maniere diverse e uniche il suo fiore preferito.

Musa Paradisiaca Cristian Cavagna recensione

CRISTIAN CAVAGNA

“Immagino il paradiso come una foresta tropicale… in questo caso, l’albero della conoscenza sarebbe senz’altro un banano.” scriveva Stefano Mancuso. Ed è proprio dal banano che comincia questa storia, quella di un giovane uomo appassionato di moda e profumi che cresce nel bresciano e arriva pian piano a conquistare tutto il mondo con i suoi profumi. Lui è Cristian Cavagna, creatore del gruppo Facebook Adjiumi e oggi consulente per diverse aziende del settore (Alyssa Ashley, tanto per citarne uno) e imprenditore dell’azienda che porta il suo nome.

Cristian è anche uno dei miei migliori amici, ed è per questo che non ho voluto recensire subito questo profumo. Ho voluto prendermi del tempo prima di scrivere questo articolo, per 2 motivi: in primis, volevo distaccarmi emotivamente da questo profumo visto che ho in un certo senso partecipato alla sua fase creativa ed evolutiva, e volevo assicurarmi di analizzarlo da un punto di vista oggettivo. In secondo luogo, in virtù dell’amicizia che mi lega a Cristian, non volevo che la mia potesse sembrare solo una recensione “di convenienza” e insincera, fatta solo per favoritismo. Musa Paradisiaca è il più grande successo della profumeria italiana degli ultimi anni, è già distribuito su tutto il territorio italiano ed è già stato esportato all’estero, senza bisogno di recensioni sponsorizzate o altro. Il successo di questo profumo è solo ed esclusivamente merito del suo autore, Cristian Cavagna, e da amica e da blogger del settore non posso che essere sinceramente ammirata ed entusiasta di questo trionfo!

Quella che leggerete, quindi, è la mia opinione, come sempre al 100% onesta e trasparente: Cristian non sa nemmeno che sto scrivendo questo articolo, ma ci tenevo a fargli questa sorpresa per il suo compleanno! Auguri Cris! <3

Enrica Scielzo Musa Paradisiaca

LA MUSA PARADISIACA

Parlavamo del banano, che è stato appunto l’incipit di questo profumo: Musa Paradisiaca non è solo l’immaginaria ispirazione di Cristian, ma anche il nome botanico del banano – le cui foglie vengono a formare parte della formula tramite il processo di estrazione SPME (solid phase microextraction).  

La ricchezza delle materie prime si percepisce già a colpo d’occhio: il jus ha un colore intenso, dorato, ricco di essenze e oli pregiati che donano una consistenza densa e vischiosa, molto più materica rispetto ai classici profumi commerciali cui siamo abituati in cui abbonda l’alcol per diluire. Questo liquido sembra quasi ambrosia, il nettare degli dei, ed è contenuta in una bottiglia elegantissima che strizza l’occhio all’art déco e che per forma e colore richiama il frutto della banana.

Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna
Musa Paradisiaca, Cristian Cavagna

PIRAMIDE OLFATTIVA

La composizione è stata affidata al genio italiano di Arturetto Landi, e la piramide olfattiva è così composta:

  • Note di testa: tuberosa – foglie di banano (SPME*) – sedano – zenzero Costa d’Avorio
  • Note di cuore: tuberosa – narciso- ylang ylang
  • Note di fondo: tuberosa assoluta – vaniglia assoluta del Madagascar – cacao – fava tonka (Brasile) – ambra grigia – sandalo – zibetto

Come potete notare, la tuberosa è la protagonista indiscussa di questa creazione, e compare sia nella testa, che nel cuore e nel fondo in diverse consistenze, per dare sfaccettature diverse e stimolare i sensi a tutto tondo.

Il narciso e l’ylang ylang ci proiettano in questa foresta tropicale calda e lussureggiante di fiori – a tratti afrodisiaca – mentre il giusto contrasto tra la freschezza del sedano all’inizio e le note più pesanti di ambra grigia, sandalo e zibetto in coda rappresentano bene un clima tropicale, umido e caldo, che si attacca alla pelle.

Devo ammettere che non sono una grande fan della tuberosa come nota olfattiva: di solito questo fiore mi sembra pesante, agée, ma Cristian l’ha resa super contemporanea, giovane, attuale. La parte verde non è erbosa ma linfatica, e mitiga bene la parte floreale rendendo il tutto più “giunglesco”, carnoso e carnale, croccante come le venature di una foglia tropicale. Della tuberosa si porta dietro quella caratteristica inebriante, stordente, quasi narcotica, che lo rende un profumo decisamente sensuale ma sempre di classe.

Musa Paradisiaca, Enrica Scielzo, Cristian Cavagna
Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna

DOPPIA C

La prima volta che ho annusato Musa Paradisiaca l’ho immediatamente associato a quello che probabilmente è il profumo più conosciuto e comprato al mondo: Chanel N°5. Cristian condivide con mademoiselle Gabrielle non solo la passione per la moda, ma anche le iniziali (CC), il mese di nascita ed il segno zodiacale, quello del Leone: segno del lusso, della ricerca dei dettagli, della determinazione e della propulsione creativa.

Chanel N°5 fu considerato un vero e proprio punto di rottura con la profumeria classica fino ad allora conosciuta, a causa del suo sovraccarico di aldeidi dal sentore quasi metallico nella formulazione che mademoiselle decise di tenere per la sua fragranza. “Una donna deve profumare di donna, non di rosa” obiettò, quando le fecero notare che gli altri profumieri utilizzavano semplici bouquet floreali per le loro creazioni.

Quello stesso intuito, quella opulenza così irriverente e così geniale di Chanel si ritrova anche in Musa Paradisiaca, con la differenza che al posto delle aldeidi troviamo la tuberosa tronfia e maestosa, la regina dei fiori, il più conturbante ed ipnotico che esista – tanto che nel medioevo veniva proibito alle ragazze di annusarlo perché si pensava che facesse cadere in tentazione. Come accadde per Chanel N°5, ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente moderno ma, allo stesso tempo, un grande classico che racconta di secoli di profumeria femminile.

Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna
Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna

COSA NE PENSO?

Musa Paradisiaca è un profumo innovativo per molti versi, che rompe la tradizione con i più classici gourmand e talcati da donna per ridare sesso e sessualità al profumo. Non vorrei cadere nei classici cliché utilizzando aggettivi come sofisticato, raffinato, elegante eppure Musa Paradisiaca è tutto questo, in una versione concentrata e ricca sotto ogni aspetto, dal packaging alle materie prime utilizzare.

La performance è eccezionale, sia in termini di scia, che di durata e sillage: un profumo così concentrato ed intenso che su di me dura anch 24H, senza esagerare! Se lo spruzzo per una serata, riesco a percepirlo ancora sulla mia pelle il giorno dopo, e lascia una scia profumata senza mai svanire del tutto. Su di me, che ho un pH della pelle abbastanza basso e sono pochi i profumi a durarmi addosso, è veramente un evento straordinario!

Questa è solo la prima della linea “La tuberosa secondo me”, 7 fragranze al cui cuore c’è sempre il fiore della tuberosa che – come una camicia bianca di Armani- si abbina perfettamente alle materie prime più disparate per creare nuovi ed inaspettati ensemble. La seconda tuberosa “Boa Madre” è in uscita a settembre, ma per ora non vi svelo nulla! Intanto, per chi volesse approfondire, potete leggere qui la mia intervista a Cristian Cavagna!

enrica scielzo
Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna
Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna
Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna
Musa Paradisiaca, recensione profumo Cristian Cavagna