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RITORNO ALL’HENNÉ: LA MIA ESPERIENZA CON PHITOFILOS

7 Settembre 2020
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RITORNO ALL’HENNÉ:

LA MIA ESPERIENZA CON PHITOFILOS

Una volta una mia ex datrice di lavoro, Francesca, mi disse: “Puoi farti il trucco più bello del mondo, ma se non hai i capelli in ordine non sarai mai bella”. Per me – che ai capelli non avevo mai dato tanta importanza – quella frase fu una vera e propria rivelazione. E cominciai a pensare…

“È vero!”, mi dissi: possiamo truccarci alla perfezione, indossare vestiti e gioielli bellissimi, ma se poi abbiamo i capelli arruffati, crespi, malamente scalati o con la ricrescita, l’immagine che diamo di noi sarà sempre sciatta, disordinata, poco curata.

Ho sempre avuto bei capelli: tanti, per cominciare. E poi folti, doppi, porosi, anche se tendenti al crespo (cosa di famiglia che contraddistingue anche le mie sorelle, purtroppo). L’unica cosa che mi ha sempre dato pena è una dermatite seborroica cronica, che si presenta nei periodi di stress o durante i cambi di stagione sotto forma di irritazione e desquamazione.

A parte questo, i miei capelli erano rigogliosi e crescevano lunghi, persino i parrucchieri amavano farmi la piega perché – a detta loro – diventavano come seta tre le loro mani. Usavo prodotti per lo styling più per il piacere di farlo che per avere risultati veri, e non mi sono mai realmente preoccupata di “curarli” davvero, a fondo – alla radice, sì, ma anche al fusto e alle punte. I parrucchieri li vedevo due volte all’anno, non ero una che andava a farsi la piega ogni settimana (e non lo faccio neanche ora) ed ero della filosofia del “tanto poi ci passo la piastra e si aggiustano”.

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Ho sempre avuto bei capelli, dicevo, fino a che non è più stato così. Con il tempo, con le tinte, con le piastre, con i trattamenti, i miei capelli non erano più quelli di un tempo: decisamente non erano più folti come prima. Non erano lucidi. Non erano corposi. E non erano neanche più semplicemente secchi: erano proprio svuotati, sfibrati. Dovevo passarci sempre più tempo, fare la piega praticamente ogni giorno o sistemare le ciocche con la piastra per provare a dare una forma, fino al punto in cui se provavo a fare un boccolo o un’onda non reggeva neanche più, e le ciocche rimanevano lisce, appese, come prive di vita. Mi sembrava anche che non crescessero quasi più. E, più li trattavo, più avevo bisogno di trattarli. Lo shampoo, che per me era prima un momento di relax, era diventato ormai uno stress indicibile.

Non ero preoccupata, ma decisamente stanca, triste e anche un po’ arrabbiata per non avere capelli belli e sani nonostante tutto il tempo ed i prodotti che gli dedicassi. Poi un giorno, in salone, il mio amico ed hairstylist delle celebrità Agostino Sabato mi aveva fatto provare l’henné di Phitofilos e me ne sono innamorata: un colore pieno, vibrante, capelli visibilmente più sani, lucidi. Fu così che ho deciso di provare la strada delle tinture vegetali e al solo bio per i capelli, nella speranza di riportarli al loro splendore originale.

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Avevo già provato l’hennè per un periodo in passato, ma non faceva per me: troppa fatica, troppo “sbatti”, troppi cattivi odori, troppe rogne. Ma, riavvicinandomici in punta di piedi, mi sono resa conto che il mondo del tricologico green aveva fatto grandi passi in avanti nel frattempo.

Ma ero ancora combattuta: pensavo che il mondo del bio non facesse per me: non mi ci vedevo come una spignattatrice incallita, di quelle che si fanno il gel di amido di mais in casa con le borse di canapa e che usano i calzini a mò di bigodino: a volte mi diverte il fai-da-te, ma nella vita di tutti i giorni voglio prodotti e linee smart, che mi facilitino la vita e mi sveltiscano nelle azioni di tutti i giorni (come possono essere lo shampoo o la piega), lasciandomi più tempo per fare altro. Oggi, a distanza di 6 mesi mi rendo conto che c’è una via di mezzo, che posso prendermi cura dei miei capelli in maniera naturale e con prodotti bio, henné ed erbe senza rinunciare alla praticità.

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Sono stata io, lo ammetto, a contattare Phitofilos in primo luogo, spiegandogli la mia situazione e dicendo che avrei voluto ricominciare ad utilizzare l’henné. Di fronte a me, ho trovato un team di persone super competenti, giovani ed entusiaste, che non solo mi hanno aiutata a capire la routine più adatta a me e ai miei capelli per ricominciare ad entrare nel mondo delle erbe tintorie, ma soprattutto con un bagaglio professionale alle spalle che mi ha sbalordita: tecnologia, ricerche, progetti solidali, ma anche accademie professionali per tinturisti a Londra e in tutta Italia, un mondo nuovo e al passo con i tempi che non è più quello del “bio” con i sacchetti di canapa ed i calzini a mò di bigodini, ma un bio moderno, come lo intendo io, che si può integrare tranquillamente nella vita di chiunque – anche di una beauty blogger tutta rosa e paillettes come me – in maniera semplice, diretta e naturale. In tutti i sensi.


Già dalle prime applicazioni ho notato che i miei capelli erano più lucidi, più doppi e più morbidi. Sembravano quasi raddoppiati di volume, e avevano un aspetto sano.

Ho quindi ripreso in mano “i ferri del mestiere” – ciotole, bilance, barattoli di vetro – e ho bandito parabeni, siliconi e agenti controversi dai miei prodotti per capelli. La cosa che mi spaventava di tornare alle erbette erano i ricordi che avevo degli anni passati: tempi lunghissimi, puzze terribili, difficoltà nel prepararlo. Per fortuna le miscele di Phitofilos che, oltre ad essere già pronte e ricche di tutti gli ingredienti migliori, hanno delle polveri micronizzate – il che significa che le pastelle risultano lisce e senza grumi, non hanno lunghi tempi di idratazione e hanno degli odori naturali ma non cattivi o invasivi. Insomma, è molto meno “sbatti” di quanto ricordassi. È stato un passaggio graduale, durante il quale ho iniziato a preparare i capelli con degli impacchi di henné neutro (cassia) prima di puntare al colore vero e proprio, ma adesso ho un colore di capelli meraviglioso ed estremamente naturale, proprio perché l’henné non è una tinta che copre in un blocco unico ma tinge e riflessa ogni singolo capello. E la cosa migliore è che più lo si fa, meglio diventa, perché tende a stratificare sul capello diventando sempre più saturo e robusto.

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Dopo 3 mesi senza tinture chimiche e prodotti siliconici, ho notato un aumento nella texture e nella qualità del mio capello, oltre che a un irrobustimento del fusto ed un aspetto molto più glossy: i miei capelli – spenti, senza tono – avevano riacquisito brillantezza e colore. Persino la ricrescita è diventato un problema superato, perché lo stacco è molto meno netto rispetto ad una tintura classica, e si nota di meno.

Adesso sono 6 mesi che non faccio una tinta chimica e utilizzo solo henné, erbe e prodotti ecobio per i capelli, e devo dire che la mia capigliatura è nel complesso più sana, bella e lucente. Anche tanti di voi che mi seguono su Instagram avete notato un cambiamento nei miei capelli, e mi avete già chiesto tantissime informazioni o avete già acquistato a comprare i prodotti Phitofilos perché la verità è questa: che potrei stare qui a raccontarvi mille storie e storielle, affiliarmi con innumerevoli brand e aziende che mi sponsorizzano per parlarvi bene dei loro prodotti, ma sono una a cui piacciono le cose vere e per cui i fatti parlano da soli, e quando abbiamo un capello sano lo notiamo noi e lo notano gli altri.

Dal canto mio posso dirvi, ora che mi fermo un attimo a pensarci, che mi siedo con calma alla scrivania per raccontarvi la mia esperienza, col senno di poi, noto un miglioramento non solo nell’aspetto, ma anche nello stato di salute dei miei capelli: non ne perdo più, non si spezzano più, non se ne cadono ogni volta che mi passo una mano tra i capelli, e non ho più doppie punte. A suon di impacchi e shampoo biologici sembra anche essersi placata quell’odiosa dermatite seborroica.

Ormai prendermi cura dei miei capelli non è più uno stress, anzi: è diventato un momento creativo, divertente, di relax, e mi sento quasi una piccola strega a giocare e sperimentare con le diverse erbe e miscele, e per me è anche un ritorno al nostro patrimonio umano e culturale –  soprattutto per me che sono nata e cresciuta a Salerno, patria della Scuola Medica Salernitana – la più importante istituzione di medicina e piante del Medioevo.

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Non credo di aver scoperto niente di nuovo, anzi: probabilmente sono l’ultima approdata al fantastico mondo dell’henné – che per altro è una tradizione antichissima portata avanti da migliaia di anni dalle donne di tutto il mondo; ma il punto è che se anche voi pensate che l’henné non faccia per voi, che sia troppo antipatico da fare, se non siete delle nazi-bio a tutti i costi e soprattutto vi sentite lontane anni luce dalle borse di canapa ed i calzini a mò di bigodino (lo so, ve li sognerete stanotte), datevi una possibilità, fate una piccola prova, perché è veramente un mondo per tutti e molto più facile e piacevole di quanto sembri, e non bisogna essere delle bio addict per doverlo fare.

Per chi volesse provare i prodotti Phitofilos, le erbe e gli henné dell’azienda, c’è un codice sconto sul sito Jojoia.it che vi dà diritto al 10% di sconto sulla vostra spesa totale. Il codice è ENRICA e non è affiliato, nel senso che io non ci guadagno niente ma è un modo carino di condividere con voi, ed è valido fino al 30 Settembre!

Per chi invece volesse seguire il mio passaggio al mondo del bio e dell’henné, potete trovare tutta la mia storia nei contenuti in evidenza sul mio profilo Instagram, dove vi mostro anche i miei impacchi e le mie ricette preferite 😊

Se decidete di iniziare anche voi questo percorso, o se magari già vi dilettate con le erbette, taggatemi nelle vostre storie e nei vostri acquisti: sono qui per imparare da voi come voi da me, e mi fa piacere scambiarci informazioni, consigli, e imparare nuove ricette e tecniche (ma per piacere, che non coinvolgano i calzini)! 😛

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  • Anonimo
    9 Settembre 2020 a 09:27

    Ciao Enrica,
    io faccio l’henné da più di dieci anni. Nel corso del tempo ho fatto qualche tinta tradizionale per togliermi lo sfizio di avere i capelli più rossi, ma poi torno sempre alle mie erbette. In effetti una volta era un totale sbattimento fare l’henné… le polveri erano pessime e si faceva fatica a stenderle bene. Adesso fortunatamente si trovano delle polveri meravigliose. Ho provato un sacco di brand, Phitofilos l’ho scoperto tramite il tuo profilo IG e ho provato l’indigo puro n°3. Veramente un ottimo prodotto!! come dici tu adesso la qualità dei prodotti è ottima e chiunque dovrebbe provare ^_^

    • enricascielzo
      16 Settembre 2020 a 19:55

      ciao Anonimo, grazie della tua testimonianza! In effetti è stata fatta un bel po’ di strada da quando usavo l’henné anni fa, e soprattutto se prima avevo paura di diventare troppo rossa ora con tante miscele ed erbette è possibile “domare” meglio il colore ed ottenere bellissime nuance di biondo freddo o caldo, castano, e via dicendo. L’henné sembra una cosa fuori dalla concezione comune ma in realtà prepararlo è semplicissimo e l’applicazione non è molto diversa da chi utilizza tinture fatte in casa, con la differenza che le piante hanno tantissime proprietà per tantissimi tipi di problematiche, che non è poco! Io finalmente ho capelli e cute sani e ogni volta che mi guardo allo specchio penso “Che bei capelli che ho!”. Come dici tu, chiunque dovrebbe provare 🙂